Il motivo di tutto questo sforzo è che lo studio, prima a scuola e poi all’università, è un’attività molto diversa da quelle che la nostra mente si è evoluta per fare, perché il cervello umano si è sviluppato per estrarre informazioni da un pezzo di carta con della china sopra, mentre lo studio è qualcosa di molto più macchinoso e complesso.
Siamo quindi costretti a implementare operazioni cognitive di livello molto alto quando studiamo.
Un buon metodo per ridurre questa fatica è proprio quello di aumentare il grado di coinvolgimento nello studio cercando di usare la visualizzazione per capire e sentire quello che stiamo affrontando e in questo modo aiutare il cervello ad abituarsi alle nuove informazioni.
Quindi mettiamocela tutta, lo studio non è e mai sarà una passeggiata, ma possiamo comunque provare a migliorarlo!